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Parga 2011 

A dispetto della non calendarizzazione, anche quest'anno si è svolto il viaggio AdC. I moti carbonari che da tempo si sono insinuati nel gruppo hanno spinto questi dissidenti a organizzare un long week end in Grecia subendo gli strali di ZeusRiaDeMeis, convinto che il viaggio fosse stato organizzato volutamente in concomitanza della champions. 'Nulla di più falso' hanno affermato i piccoli carbonari, 'ce ne siamo scordati !!!'

Partenza ore 11,30 del 30 giugno destinazione Parga in Grecia, sulle moto Brady, Carcarlo, Fidel, Scholes e Saggezza.

All'imbarco prima sorpresa, il traghetto trasportava solo merci e pochi passeggeri, alcuni maiali irlandesi, galline padovane e polli nostrani, il gruppo decide di passare le 8 ore fino all'arrivo giocando a poker, si astiene Saggezza che inizia una personale sfida ad un gioco dell'Iphone cip cip bang bang, uccellini da eliminare e stress per gli astanti.

L'arrivo è previsto per le ore 19,00 ore locali o italiane ? Non si capisce, intanto il bar ci spella 50 euro di patatine e birre tra le proteste del cassiere ad interim Scholes. Alle 21,00 ore locali arriviamo a Igoumenitsa, il tempo di riscaldare le moto e via verso Parga dove ci attendono per consegnarci le chiavi degli appartamenti.

I 40 km. che separano l'arrivo da Parga di notte sono da Parigi-Dakar, la segnaletica orizzontale è inesistente, per fortuna le pantegane locali ci suggeriscono la strada per un arrivo tranquillo.

All'arrivo una gentile signora ci viene a prendere e ci porta agli appartamenti. I monolocali sono ampi e confortevoli, immersi in una corte ben tenuta con altri appartamenti simili.

Il sorteggio vede Carcarlo e Fidel da una parte e Brady, Saggezza e Scholes dall'altra, con quest'ultimo a cui il destino ha previsto insonnia per tutte e tre le notti.

Sistemati i bagagli andiamo in cerca di un posto dove cenare, il posto è molto bello e pieno di vita grazie ai residenti che popolano il lungomare.

Cena a base di pietanze locali, Brady inizia a rimpinzarsi di zazziki e Saggezza cerca le famose olive greche di cui va ghiotto, il resto va a birra e Scholes si annoia (che noia e supernoia). Intanto si programma la giornata successiva.

Venerdì mattina, dopo una lauta colazione preparata dall'insonne Scholes, ci si prepara per recarsi in spiaggia. Le indicazioni prelevate da Brady su Internet suggeriscono Lichnos come migliore spiaggia della zona. Dopo un tragitto di circa 5 km. deviamo dalla strada principale e ci lanciamo in una discesa verso la spiaggia, discesa non priva di difficoltà stante il terreno accidentato, tuttavia lo sforzo viene premiato dalla vista di una baia stupenda.

Gli scooter vengono parcheggiati presso un lido molto carino il cui proprietario ci accoglie con un 'Italiani ?? Come sta Berlusconi ?', di rimando 'Fa sempreBunga Bunga e Papandreu invece come sta', 'Male male come tutta la Grecia'. Il simpatico proprietario si scopre essere molto amico di un leccese che possiede una avviata autoscuola, al ché Carcarlo forte della sua innata anima commerciale e della fratellanza che lo lega all'amico dell'amico dell'amico dell'amico, già contratta il prezzo per il pranzo.

La mattinata in spiaggia scorre tranquilla, poca gente, acqua limpidissima e gelida e l'immancabile signora cinese che propone massaggi rilassanti. Saggezza, ormai in brodo di giuggiole per le cose che vorrebbe fare in Grecia (e che gli verranno concesse dal resto del gruppo) si concede alla signora che lo mette sotto e lo stritola con le morbide ma robuste dita. Il tapino non sa che la spalmatura di olio Johnson che si è concessa, lo porterà ad una abbronzatura che è a dir poco ridicola e che verrà documentata dagli impietosi reporter al seguito.

Il pranzo si svolge al fresco del lido e, come al solito, ci si scofana di birra con Fidel grande condottiero e tutti gli altri fedeli scudieri. Brady dopo il secondo litro, medita di abbandonare i compagni al loro triste destino di alcolisti anonimi.

Il pomeriggio, con la pancia quasi quanto quella di Saggezza, viene passato svaccati come delle otarie sui letti per poi riprendersi e recarsi in giro a fare shopping.

In serata, per non cenare sul lungomare, si decide di mangiare un po' fuori mano, sembra un ristorante da 5 stelle Michelin, ma si rivela una mezza cagata (licenza poetica).

Sabato mattina, sempre svegliati di buon'ora dall'insonne Scholes, veniamo prelevati da un greco che, come da accordi precedenti con la nostra fida agenzia di viaggi del posto ci porta in quella che possiamo definire il must della vacanza: alla scoperta dell'Ade, la porta degli inferi. Secondo la mitologia l'Acheronte è il fiume greco che conduce, con la sua corrente, le anime al lago Acherousia nelle cui profondità si trova il regno di Adi, sovrano dell'aldilà. Il gruppo visita una caverna che dovrebbe essere la porta di passaggio verso l'Ade. Successivamente il nunno ci porta sulle rive del fiume Acheronte dove ci aspetta Christos, un giovane che affitta i kayak che ci aiuteranno a risalire la corrente del fiume.

Si formano le coppie; Scholes-Fidel, Saggezza-Brady e Carcarlo-Christos. Al via la coppia Schoels-Fidel sembra la più assortita, prendono un ritmo come se non avessero fatto nient'altro in vita loro, dietro di loro arrancano Brady-Saggezza con il primo che si fa il mazzo a pagaiare ed il secondo che fa il timoniere vagabondo. Ma un urlo squarcia la silenziosità della risalita 'Una contrattura !!!', tutti pensano come al solito Brady bloccato, invece no ! La contrattura la becca Carcarlo che si pianta sul fiume con il povero Christos che si sobbarca tutta la fatica di portare avanti la baracca. Carcarlo implora: 'Ma li muerti della cinese che mi ha fatto il massaggio, m'a ccisu'.

Al ritorno al punto di partenza dopo la risalita e la discesa, scopriamo che Christos ha studiato a Lecce storia e filosofia negli anni 80, a saperlo prima avremmo chiesto lo sconto !

A pranzo facciamo una clamorosa scoperta, una taverna nel centro di Parga dove il proprietario con un buon italiano ci prende in simpatia e ci rimpinza di ogni ben di Dio, per la gioia di Saggezza che ormai tra cibo, birra, massaggio cinese e Grecia sembra un uomo nuovo. Con 17 euro ce ne andiamo con due chili di più a testa e con la promessa di ritornare anche in serata.

Per il pomeriggio spiaggiamo l'otaria Carcarlo propinandoli un Oki per il mal di schiena (la suppostona di Tachipirina non l'ha voluta) ed andiamo a soddisfare la voglia di sci nautico di Scholes. Spiaggia di Valtos, ben organizzata e Scholes che vola sugli sci come un provetto 007 dei poveri.

In serata, stanchi ma felici, torniamo dal nostro oste ormai di fiducia, che ci rovina ancora di più del mezzogiorno e per dispetto ci fa anche pagare di meno, a Saggezza vengono giù le lacrime copiose.

Domenica mattina, il sempre insonne Scholes (non si è capito perché non ha dormito), ci prepara l'ultima colazione prima di lasciare gli appartamenti in direzione Sivota. L'insonne scopre di aver perso la macchina fotografica con le foto del viaggio, ma soprattutto quelle della sua performance come attore.

Verso le 11 arriviamo a Sivota e dopo una sosta ad un bar ci rechiamo in giro per il lungomare dove troviamo una festa organizzata dalla capitaneria di porto locale, chiaramente non ci lasciamo sfuggire l'occasione, ci imbuchiamo e mangiamo e beviamo senza ritegno. Assente Saggezza in giro per regali. Come al solito troviamo un leccese che ci esorta: 'Pigghiati pigghiati ete tuttu buenu', siamo un popolo di giramondo, non c'è che dire.

A pancia piena ci rechiamo in un campeggio per rilassarci e dedicarci al mare prima di partire con Saggezza che ancora ammazza uccellini sul suo Iphone.

In serata dopo una doccia tonificante al campeggio ci rechiamo a Igoumenitsa pronti al viaggio, giro in città direzione spiaggia dove lu spiluso Carcarlo compra un chilo di ciliege e lo offre al gruppo.

Dopo un'ultima cena greca ci rechiamo al porto per l'imbarco, imbarco che è durato circa due ore, tanto ci è voluto per far salire tutti i TIR targati Bergamo e Rovigo (o saranno stati Romania e Bulgaria ?!?!!?) che portavano merci dai Balcani in Italia e forse qualche clandestino.

Sul traghetto ormai disfatti, la fortuna ci sorride e ci fa trovare dei comodi divani dove ci stravacchiamo e dove scopriamo che l'insonne Scholes aveva lasciato la bandana ed il telo mare al campeggio, non ci curiamo e crolliamo ognuno al suo posto.

A prima mattina arrivo a Brindisi, colazione per tutti e ritorno al duro destino di produttori di PIL italiano.

Che dire ? Un viaggio non programmato ed organizzato in due giorni non poteva riuscire meglio. La speranza è che il prossimo anno si possa ripetere l'esperienza con un numero maggiore di AdC.

Galleria di immagini
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I video del viaggio....

La prima colazione

L'Acheronte in canoa

Lo sci nautico di Scholes

La domenica a Sivota

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